Displasia: cosa è e come prevenirla

Nell’articolo precedente abbiamo introdotto il concetto di displasia nei cani ed abbiamo iniziato a tracciarne le caratteristiche. Abbiamo precisato che la displasia è un disturbo dell’accrescimento e che la sua comparsa è dovuta a molteplici fattori, tra cui razza, ereditarietà, alimentazione, attività fisica. Vediamo adesso come è possibile prevenirla oppure, se ciò non è stato possibile, diagnosticarla.

Per ANMVI Dott. MARCO MELOSI e Dott.ssa SILVIA MACELLONI – Medici Veterinari

Displasia: controlli sin da cuccioli

La prevenzione della displasia (e non solo di quella di anca) inizia con la scelta del cucciolo. Anzi, a dire il vero inizia con la scelta dei genitori, nonni, bisnonni del cucciolo! Abbiamo anticipato che la displasia è di facile riscontro in alcune razze rispetto ad altre (Border Collie, Bovaro del Bernese, Boxer, Bulldog, Cane Corso, Dogue de Bordeaux, Golden Retriever, Labrador Retriever, Pastore Tedesco, Rottweiler, San Bernardo, Terranova) e che in generale riguarda più i cani di media-grande taglia ed in rapido accrescimento.

Un allevatore serio, onesto e scrupoloso sa che non deve far riprodurre un soggetto che presenti anche il minimo grado di displasia. Prima di ogni accoppiamento è bene che siano eseguite le radiografie ufficiali per il controllo della displasia: ciò non protegge in modo assoluto dalla possibilità che i figli la manifestano, ma la riduce di molto.
Potendo la displasia non manifestarsi nei figli ma presentarsi poi nei nipoti, è bene informarsi su tutta la linea genealogica del cucciolo che si va ad adottare.

I traumi sono causa di displasia

Se accade che il piccolo abbia un trauma (cadute, colpi) non sottovalutarne mai i possibili esiti!

Zoppicare: possibile causa di displasia nel cucciolo

Capita a volte che i cuccioli zoppichino solo per un giorno o due (quindi il proprietario si tranquillizza) per poi manifestare un problema più grave qualche tempo dopo. Le cartilagini di accrescimento (un cuscinetto in crescita posto nelle ossa) sono molto delicate e a volte possono risentire dei traumi impedendo il regolare sviluppo di alcune parti dello scheletro.

Il Consiglio è sempre quello di rivolgersi sempre al proprio medico veterinario, che saprà tranquillizzarvi o vi darà consigli mirati per tenere sotto controllo situazioni particolari.

Prevenzione displasia nei cani: tutto ciò che c’è da sapere

Se il cucciolo non è di razza pura o se l’adozione non avviene tramite l’allevatore, possiamo comunque richiedere l’accertamento radiologico almeno della madre e del padre del piccolo.

Se non è possibile neanche questo, e comunque sempre se si adottano cuccioli delle razze considerate a rischio, di media – grande taglia o di tipologia a rapido accrescimento (o loro incroci), è consigliabile eseguire una radiografia preventiva (da realizzare sempre in sedazione) intorno al terzo-quarto mese di vita del piccolo.

Molti proprietari sono riluttanti ad eseguirla perché non vogliono sottoporre i cuccioli alla sedazione: fare la radiografia di controllo preventivo è invece indispensabile perché permette di scovare i primi segni di una displasia.

Il cucciolo deve essere sedato perché le anche devono essere radiografate in una posizione ben precisa, ottenibile con la totale rilassatezza del piccolo.
I protocolli per l’anestesia sono oggi sicuri, efficaci e calibrati in base al soggetto: un cucciolo riceverà la dose giusta di sostanze giuste e non sarà sottoposto a rischi o stress inutili.

Occhio al calcio

E’ necessario fare una piccola premessa. Il cane ha un accrescimento assai rapido se paragonato a quello di un uomo: termina la crescita corporea in un’età compresa tra otto mesi (piccola taglia) e un anno e mezzo circa (grande taglia).
Va da sé che la gestione di un cane in accrescimento deve essere oculata.

In particolare si deve adottare una alimentazione corretta ed equilibrata, tarata su età, taglia, tipologia, attività fisica del cane. Squilibri nei principi nutritivi durante la fase di accrescimento possono condurre ad una errata formazione delle parti che compongono e sostengono l’articolazione dell’anca.

L’utilizzo di integratori a base di calcio è in genere controindicato perché controproducente (in pratica indebolisce lo scheletro). Utilizzare invece integratori a base di sostanze protettive per la cartilagine può aiutare. In commercio ne esistono di varie tipologie ed il medico veterinario saprà consigliarvi quella più adatta al vostro caso.

La displasia nei cani non è una questione solo genetica

Fatta la radiografia di controllo preventivo e non trovando niente di sospetto, il medico veterinario (oltre ai consigli che seguono) vi darà appuntamento dopo l’anno di età per la radiografia ufficiale.

La radiografia ufficiale altro non è che una radiografia (eseguita sempre in sedazione) che, dopo il giudizio preventivo del medico veterinario che l’ha scattata, verrà mandata al centro ufficiale (presso la FSA, Fondazione Salute Animale) per una classificazione del grado di displasia. In ogni modo, la prevenzione per la displasia (più volte abbiamo sottolineato come non abbia solo cause genetiche) si effettua anche allevando il cucciolo con attenzione.

Attività fisica per la prevenzione e il benessere del cane

Un cucciolo deve effettuare un’attività fisica regolare ma leggera. Sono da evitare i salti impegnativi e frequenti, le corse sfrenate e continuate.
Passeggiate brevi e frequenti sono l’ideale per un piccolo in piena crescita. Attività quali agility o comunque attività sportive impegnative sono tassativamente da iniziare al raggiungimento del completo accrescimento scheletrico!
Il substrato su cui il cucciolo vive e cammina deve essere adeguato: si deve optare per terreni regolari e non scivolosi, cercando di evitare che il cucciolo corra ripetutamente su pavimenti scivolosi.
L’utilizzo delle scale deve essere oculato: un cucciolo può salire le scale, ma non può farlo decine di volte al giorno! Se si vive in case su più livelli può essere talvolta necessario mettere dei cancellini oppure portare il cucciolo in braccio almeno per le prime fasi dell’accrescimento.

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