La cura della cute cane e gatto

È vero: un pelo lucido e la cura della cute rispecchiano un buono stato di salute del nostro cane e gatto. Ma anche l’aspetto estetico è importante.

a cura della Dott.ssa Federica Micanti – Medico Veterinario –

La salute sulla pelle

È questo che spinge un numero sempre crescente di proprietari di pet a rivolgersi periodicamente a toelettatori specializzati oppure ad acquistare prodotti specifici come profumi o deodoranti per animali. Ma come possiamo quotidianamente curare e mantenere sana (e bella) la pelle e il pelo del nostro cane e del nostro gatto? Ecco alcuni consigli.

L’alimentazione è sicuramente al primo posto. Mangiare correttamente assicura senza ombra di dubbio la salute sia della cute sia del pelo.  Entrambe queste strutture, infatti, utilizzano buona parte di quello che il nostri amici a quattro zampe assumono con gli alimenti, tanto è vero che modificazioni della qualità e della quantità di cibo possono condurre a manifestazioni come mantello scadente, secco, opaco, presenza di croste e infezioni.   

Acidi … grassi per la cura della cute del cane e gatto

Contribuiscono alla salute della cute un corretto apporto di proteine, grassi, ma anche vitamine (A, E, B1,  B6, D), oligoelementi (come zinco, rame, iodio, selenio) e acidi grassi.  Se gli animali sono alimentati con le diete commerciali, complete ed equilibrate, vanno raramente incontro a malattie cutanee causate da carenze alimentari, tranne nel caso di difetti genetici o patologie intestinali.   

Confetti della salute

Invece nel caso in cui il nostro cane o gatto vengano alimentati con una dieta casalinga – a base di riso, pasta, carne, pesce e altri ingredienti – sarà necessario somministrare degli integratori a base di vitamine e acidi grassi, che sono facilmente reperibili in commercio sia per i cani sia per i gatti. 

Ne esistono sotto forma di confetti, sciroppi e paste, di solito abbastanza graditi ai nostri amici a quatto zampe.

Spazzole morbide per la cura e la pulizia della cute di cane e gatto

In linea generale per la salute della pelle e del pelo dei nostri beniamini è fondamentale la pulizia.  Questo non significa fare loro il bagno troppo spesso. Anzi, è proprio il contrario.  Possiamo mantenere lucido e curato il pelo tramite l’utilizzo regolare di spazzole morbide con setole non di metallo, soprattutto nei periodi di muta.   

Puliti sì, ma a secco! 

Se i nostri amici a quattro zampe hanno l’abitudine di rotolarsi con una certa frequenza nel fango possiamo sempre ricorrere all’utilizzo di salviettine detergenti o shampoo a secco apposta per animali. Anche quando decidiamo di fare loro il classico bagno meglio evitare l’utilizzo di saponi troppo aggressivi e irritanti.  Meglio optare per shampoo di buona qualità studiati appositamente per loro, facilmente reperibili in tutti i negozi specializzati.   

Strippati

Esistono molti tipi di shampoo: lenitivi, anti-seborroici, per cani allergici, per cani con il pelo bianco e via discorrendo.  Alcune razze di cani necessitano di sedute regolari dal toelettatore per effettuare il cosiddetto “stripping”. È il caso per esempio del Fox terrier a pelo ruvido, che richiede questa pratica costantemente. 

La cura della cute del cane e gatto in primo piano
La cura della cute del cane e gatto

Pollice e indice

Ma che cos’è lo “stripping”? E’ una tecnica che consiste nel liberare il mantello sia dal sottopelo (lanoso), sia dal pelo di copertura (duro e ispido), ormai morto.  Tale pratica richiede la conoscenza dettagliata dello standard della razza e notevole esperienza. 

Il toelettatore esperto riesce ad effettuare lo “stripping” con il semplice uso del pollice e dell’indice: solo per alcune zone del mantello ricorre all’aiuto di un particolare coltellino dentato.     

Curiamoli

Anche la pelle e il pelo dei nostri amici a quattro zampe si possono ammalare.  Le cause dei problemi cutanei nel cane e nel gatto sono un argomento molto vasto e complicato, che ha catturato l’interesse sempre crescente di numerosi esperti. 

Nel corso degli anni sono anche aumentate le conoscenze e gli strumenti a disposizione dei medici veterinari per prevenire e curare queste patologie.  Cani e gatti fanno parte ormai della nostra vita e vivono sempre  più a stretto contatto con noi uomini. Abitano nelle nostre case e condividono con noi spazi sempre più grandi e importanti. 

Acari e funghi

Cosa tutt’altro che semplice: spesso le malattie della pelle hanno un aspetto simile tra loro, quindi non è sempre facile arrivare alla diagnosi.  Alcuni dei nemici più temibili sono rappresentati dai parassiti come gli acari (responsabili della rogna),  i funghi (che invece causano la tigna) e pidocchi.  Questi provocano perdita del pelo, presenza di croste e scaglie, dermatite di vario genere e intenso prurito.   

Altri nemici

Da non sottovalutare sono anche le malattie allergiche come la dermatite atopica, l’allergia alimentare, l’allergia al morso della pulce.  La prima si manifesta con il prurito che nel cane interessa il muso, gli spazi tra le dita, le ascelle e la faccia interna dei padiglioni auricolari.  Nel gatto invece le sedi delle lesioni non sono sempre ben definite.     

Se la pappa fa male

L’allergia alimentare è rappresentata, come dice la parola stessa, da una reazione avversa al cibo.  Può colpire, oltre alla cute, anche l’apparato gastro-enterico, quello respiratorio, l’urinario e perfino il sistema nervoso.  Anche in questo caso il sintomo  più comune è il prurito, ma possono esserci anche asma, cistiti, o crisi epilettiche.   

Pericolo: pulci! 

L’allergia al morso della pulce è una malattia che si può sviluppare a qualsiasi età. Nel cane il sintomo più frequente è il prurito, che si manifesta con il mordicchiamento, il leccamento e il grattamento della regione lombare, della base della coda o della parte laterale delle cosce.  Nel gatto il quadro è più variabile: si possono osservare aree senza pelo su addome e collo, oppure dermatite. 

 Nel cane il sintomo più frequente è il prurito
Nel cane il sintomo più frequente è il prurito

Allergie e intolleranze

Alcune malattie della cute correlate alla nutrizione possono essere indotte da carenze, eccessi o squilibri alimentari, allergie e intolleranze.  Classici esempi sono rappresentati dalla dermatosi sensibile allo zinco, dalla dermatosi causata da carenza o eccesso di vitamina A, oppure dall’intolleranza o allergia nei confronti di alcune fonti proteiche come il pollo o il manzo.   

Croste

Per esempio la dermatosi sensibile allo zinco è caratterizzata da uno squilibrio per quel che riguarda appunto lo zinco: l’incapacità genetica dell’animale di metabolizzare o assorbire questo elemento, oppure per carenza nella dieta. Sulla cute si rilevano aree prive di pelo con croste biancastre, scaglie, ulcere su muso, testa, arti.  Il prurito non è sempre presente.   

Malattia… da Cocker 

La dermatosi causata da carenza o eccesso di vitamina A è una rara malattia che si ritrova quasi esclusivamente nel Cocker Spaniel in età adulta.  Si possono avere diverse lesioni a carico della cute, come una dermatite con scaglie, pelo secco, opaco, che si stacca facilmente, spesso associata a otite maleodorante ad entrambe le orecchie.

Per non rovinare pelle e pelo evitiamo collari fatti di metallo: meglio quelli morbidi di stoffa o le pettorine. In commercio se ne trovano di tutti i tipi e per tutte le razze.

Ai ripari

Di solito moltissime di queste patologie, se non tutte, sono caratterizzate da un peggioramento delle condizioni del pelo e della cute e da prurito. Quando riscontriamo qualcuno di questi sintomi, oppure se ci accorgiamo semplicemente di una lieve modificazione del mantello dei nostri beniamini (anche solo di un odore particolare che prima non c’era!) è necessario rivolgersi subito al nostro veterinario di fiducia.  

W le pettorine

Alcuni collari, soprattutto quelli fatti con piccoli anelli di metallo, possono dare diversi problemi. Oltre a causare tracheiti, che spesso diventano croniche, portano via il pelo sul collo all’altezza della gola a causa della continua azione di sfregamento, soprattutto in cani molto agitati. Sarebbe preferibile utilizzare collari più morbidi e flessibili come quelli di stoffa o di cuoio o meglio ancora delle pettorine. 

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