La Genetta

La Genetta si può trovare in commercio nei negozi di animali anche se non è un animale domestico e la sua  gestione in casa non è facile

Dott.ssa SIMONA BARSOTTI – Medico Veterinario

La Genetta: un animale non facile da gestire

Richiede spazio, non deve essere tenuta sempre in gabbia, ha la tendenza ad arrampicarsi ovunque e non diventa quasi mai completamente domestica; se trova una finestra aperta il suo istinto la porterà ad uscire in quanto animale agilissimo e curioso.

A contatto con le persone tende a perdere in parte le sue abitudini notturne concentrando le sue attività nelle ore serali o al mattino. Ha la tendenza a fare le fusa quando è felice e a dormire acciambellata come i gatti; se invece preferisce non essere disturbata soffia e ingrossa la coda. Sebbene si adatti a vivere anche nei climi rigidi preferisce il caldo e d’inverno troverà volentieri rifugio vicino al termosifone…

Ne esistono circa 14 specie, tutte molto simili fra di loro ad eccezione della “Genetta Piscivora” o acquatica, tipica delle foreste tropicali umide dell’Africa occidentale, che vive come le lontre lungo i corsi d’acqua cacciando pesci e che presenta delle membrane sulle zampe.

A prima vista sembra un piccolo felino dal corpo allungato e sottile che poggia su delle zampe molto corte se rapportate alla sua intera lunghezza; la coda arrotolata e lunga quasi come tutto il corpo la mantiene in equilibrio quando si arrampica sugli alberi; la pellicia è giallastra, con piccoli punti in tutto il corpo e anelli sulla coda mentre sul muso ha una mascherina nera.

Le genette delle regioni più asciutte dell’Africa del sud hanno colori più chiari mentre quelle che vivono in habitat più umidi presentano colori più sgargianti ma esistono alcune specie tutte nere (melaniche) e albine.
Quando sono spaventate possono erigere una striscia di peli molto più lunga lungo tutta la schiena. Come tutti i viverridi anche la genetta è provvista di  ghiandole para-anali simili a quelle dei mustelidi utili per difendersi e segnare il territorio.

L’alimentazione della genetta

La Genetta è un animale prettamente carnivoro e in natura si nutre di roditori, insetti, molluschi, rettili e frutta (soprattutto banane e mele); in cattività la sua alimentazione può essere assimilata a quella di un gatto o di un furetto, con cibi umidi e secchi contenenti un elevato apporto proteico ma con l’accortezza di verificare che negli ingredienti ci siano poche proteine vegetali (che potrebbero causare disturbi all’animale) e un alto contenuto di grassi e proteine animali. A questi mangimi già pronti si può alternare carne cruda tagliata a pezzettini.

Dopo aver mangiato, si pulisce il musetto con le zampe anteriori e dedica parte del suo tempo alla pulizia del suo pelo. Assicuriamoci poi che abbiano sempre a disposizione dell’acqua pulita per bere posta in un contenitore abbastanza grande e pesante, perché altrimenti alcuni animali potrebbero rovesciarlo.

Le cure di cui ha bisogno la genetta

Ha bisogno di cure continue; occorre tagliargli le unghie pulirgli le orecchie, controllare che i denti non abbiano il tartaro, effettuare vaccini e profilassi per le malattie virali e la filaria se si abita in zone endemiche.

Dove dorme la genetta?

Per quanto riguarda la sistemazione, sono utili le gabbie a più piani utilizzate per i furetti. Appare  simile al gatto, che ama dormire su cuscini ed oggetti morbidi, quindi si può utilizzare come cuccia per dormire uno scatolone con stracci di lana oppure una cesta per gatti. Per i suoi bisogni possiamo utilizzare una vaschetta di quelle per gatti riempita di sepiolite atossica che va pulita spesso. Per giocare le Genette amano i pupazzetti di gomma per cani, i peluches e gli stracci in cui si rotolano volentieri.

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