Husky

Va detto chiaramente: un Husky non è un cane “facile”. Lo si capisce prima ancora che si abbia a che fare con lui a tu per tu.

Qualcuno ha mai visto un Husky, si è misurato con lo spazio infinito, quasi disperante, di quegli occhi ghiacciati? Con quel mantello folto, quasi da Lupo Bianco, quasi da creatura delle favole? E quel silenzio che cala ogni volta che l’aria cede al suo passo. Ecco, fatevi da parte, tacete, fate silenzio: arriva il signore dei ghiacci. (F. S., Verona)

Qui sopra abbiamo riportato le parole con cui un’amica di Petfamily descrive il suo primo incontro con un cane Siberian Husky. Molte persone ci scrivono a proposito di questi splendidi animali denunciando quasi un senso di smarrimento di fronte a una bellezza troppo grande, una specie di piccola sindrome di Stendhal. Certo, molta parte di questo coinvolgimento deriva dall’aspetto fisico degli Husky. Ma non solo.

Husky: origini

Il XX secolo è il momento in cui gli Husky cominciano a diffondersi. Leonard Seppala fu il primo a portare questi cani in Alaska dove infuriava la febbre dell’oro e si svolgevano vivaci competizioni fra cani da slitta. All’inizio gli Husky furono disprezzati per la loro taglia ridotta rispetto ai concorrenti autoctoni, ma poi i loro ripetuti successi consentirono a questi cani di guadagnarsi il rispetto di tutti.

La razza venne riconosciuta soltanto negli anni ‘30 e nonostante le evidenti origini asiatiche, venne registrata come razza americana. Oggi i Siberian Husky sono apprezzati in tutto il mondo come eccellenti cani da compagnia e da lavoro.

Fra tutte le razze canine esistenti, gli Husky (insieme a pochi altri cani) sono quelli che si sono mantenuti più simili ai loro cugini selvatici, i lupi. Molti cinofili conoscono già l’aspetto regale di questi animali, la corporatura possente e la bellezza del mantello, che ha qualcosa di sontuoso e insieme di selvatico.

Sebbene oggi trovino posto nelle nostre case come animali da compagnia, in realtà gli Husky nascono come cani da slitta. I loro diretti antenati, naturalmente di origine siberiana, furono allevati per secoli dal popolo dei Ciukci, che li impiegava per svolgere le mansioni più disparate, prima di tutto per il traino delle slitte.

Aspetto e caratteristiche

Per quanto riguarda l’aspetto fisico, si tratta di un robusto cane di taglia media, dalla corporatura proporzionata e insieme forte (indispensabile per il suo antico ruolo di cane da slitta).

Nell’immaginario collettivo, tutti gli Husky sono un po’ simili a quelli descritti dalla nostra lettrice in apertura d’articolo: mantello bianco argento e occhi di ghiaccio. In realtà le cose non stanno proprio così: gli Husky possono sfoggiare una grande varietà di colori.

La pelliccia può essere nera, grigia o rossa (lo standard prevede una grandissima quantità di diverse gradazioni). Quello che conta è la particolare composizione del mantello, che ha un doppio strato adatto a proteggere questi animali dal freddo e a combattere la formazione di ghiaccio sul mantello stesso. Gli occhi possono essere marroni, ambra o azzurri e non è raro trovare soggetti eterocromi.

Husky: carattere

Il Siberian Husky ha un carattere che lo rende un affidabile amico in qualsiasi famiglia.

È infatti un compagno allegro e giocherellone, ha il pregio di essere robusto, di ammalarsi difficilmente e di socializzare facilmente con altre persone e animali. Come tutti i cani nordici, però, è necessario educare questi cani fin da piccoli.

Cucciolo di Husky
Foto Pixabay | Cucciolo di Husky

Infatti, gli Husky hanno un grande spirito di indipendenza e per questo è bene che vivano in un ambiente con regole chiare e precise, che siano il più possibili coerenti e tese a garantire una buona convivenza fra compagni bipedi e quadrupedi.

Addestramento

L’Husky è un cane giocoso ma anche molto fiero e indipendente, che necessita di essere addestrato fin da cucciolo. Meglio utilizzare frasi brevi e semplici quando gli chiedete di fare qualcosa, rimarranno maggiormente impresse nella sua memoria. E utilizzate sempre le stesse, in modo da non confonderlo.

Husky
Foto Pixabay

Incoraggiatelo a rispettare alcune regole base, è molto importante perché è un cane che tende a prendere il sopravvento e a fare di testa propria se si è eccessivamente permissivi. La tecnica della ricompensa e del rinforzo positivo, che vale un po’ per tutti i cani, può senz’altro tornare utile.

Abituatelo ad avere degli orari fissi per i pasti, il momento del gioco e/o della passeggiata, di cui ha estremo bisogno. La vita sedentaria difatti non fa per lui!

Husky: alimentazione e salute

Una dieta equilibrata dovrebbe includere sempre una buona quantità di proteine, quindi largo spazio a carne di tacchino, manzo, pollo e anche pesce, grassi, utili per la salute cardiovascolare e il sistema immunitario, vitamine, necessarie per il pelo, minerali, utili per lo sviluppo dei tessuti. Ma anche calcio, potassio, zinco. Quest’ultimo in particolare è importante per evitare una tipologia di dermatite tipica degli Husky dovuta alla carenza di zinco.

Il numero di pasti dipende dall’età dell’Husky, nei primissimi mesi di vita occorre nutrirlo almeno 3 volte al giorno, nel primo anno si può passare a 2 pasti al giorno, dopodiché decidere se mantenere 2 pasti o passare a uno soltanto. Scelta che dipende anche da quanto è attivo.

Husky
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Rispetto ad altri cani, c’è da considerare che l’Husky è in grado di controllare l’assunzione di cibo, quindi non tende ad abbuffarsi. Ciò nonostante, meglio comunque abituarlo a dei pasti regolari e soprattutto sani.

A proposito delle calorie giornaliere raccomandate, il Consiglio di Ricerca Nazionale della National Academies ritiene che un Husky adulto sano di circa una ventina di chili necessiti di 1358 kilocalorie al giorno.

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