Lo Shiatsu per cani

La parola shiatsu significa “pressione con le dita”, dalle parole giapponesi “shi”, dita, e “atsu”, pressione. Come negli umani anche nello shiatsu per cani, infatti, vengono esercitate pressioni perpendicolari al corpo, molto lente e prolungate utilizzando le mani (con pollici, dita, palmi e pugni) ma anche con gomiti e ginocchia negli animali di grossa mole.

a cura della redazione PetFMILY

L’operatore shiatsu per cani

Inizia la seduta facendo una valutazione energetica dell’animale secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese: osserva e analizza la storia clinica e rileva i polsi.

Una delle prime zone valutate è la schiena, che insieme al collo rappresenta lo specchio dell’organismo. Su di essi, infatti, si riflette lo stato degli organi interni.

Vertebre sporgenti

La schiena di un soggetto malato presenta vertebre sporgenti o evidenti, muscolatura non ugualmente bilanciata sui due lati. Protuberanze o punti vuoti in cui l’energia è bloccata o carente. Stabilite le caratteristiche dello squilibrio energetico, l’operatore shiatsu utilizzerà la tecnica di tonificazione o dispersione a secondo se rinforzare o eliminare l’energia di quel meridiano.

Schiena e collo rappresentano “lo specchio dell’organismo”: su di essi si riflette lo stato degli organi interni. Questa tecnica è efficace per molti disturbi muscolari, scheletrici e articolari come artrosi, dorsalgie, e disturbi del ginocchio.

Rilassati

Il trattamento shiatsu è distensivo: induce uno stato di profondo rilassamento, aiuta a sciogliere tensioni e a migliorare la salute fisica. Le pressioni shiatsu migliorano la circolazione e disintossicano la parte trattata: la pressione esercitata, infatti, spinge via sangue e liquidi dai tessuti; quando la pressione viene rilasciata, sangue e linfa vengono richiamati dalle zone circostanti con una specie di “effetto spugna”. I benefici di questo drenaggio si diffondono all’intero organismo, attraverso organi e tessuti, e coinvolgono anche il sistema nervoso e l’umore.

Stretching

Lo shiatsu può affiancare le terapie mediche classiche aiutando a distendere la muscolatura e a migliorare il tono generale dell’organismo. Le pressioni, molto lente, agiscono in modo analogo allo stretching: distendono in profondità i muscoli allungandoli e liberando le articolazioni.

Lo shiatsu sui cani è efficace anche in casi di malattie funzionali legate allo stress, utilizzato anche nella riabilitazione motoria nella preparazione sportiva del cane.

Ambiente tranquillo per lo shiatsu per cani

La direzione per esercitare la pressione varia a seconda del punto, applicata generalmente per 3-5 secondi (un po’ di più per i punti della schiena).

Anche il luogo dove si esegue il trattamento è fondamentale; la stanza deve essere confortevole, tranquilla e calda in modo che l’animale si tranquillizzi e si rilassi durante le manipolazioni.

Lo Shiatsu è una tecnica messa a punto negli anni Trenta del secolo scorso dal giapponese Tokujiro Namikoshi per curare sua madre dai dolori articolari.

Unì il massaggio tradizionale giapponese a tecniche di fisioterapia, osteopatia e chiropratica e in vent’anni ne fece un vero e proprio sistema di terapia; fino al riconoscimento ricevuto nel 1955 dal Ministero della Sanità giapponese come terapia manuale efficace.

Successivamente Shizuto Masunaga, allievo di Namikoshi, notò che la maggior parte dei punti premuti erano gli stessi su cui si effettuava l’agopuntura. Associò dunque lo shiatsu ai concetti energetici della Medicina Tradizionale Cinese e il suo metodo si è diffuso in Occidente più di quello originario.

Nello shiatsu sono esercitate pressioni sul corpo lente e prolungate. Normalmente si usano le mani (pollici, dita, palmi, pugni), ma per gli animali di grossa taglia si possono utilizzare anche gomiti e ginocchia.

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