Le zecche e le malattie che possono trasmettere

Le zecche appartengono alla classe degli “Aracnidi”, hanno il corpo suddiviso in due porzioni: una anteriore, che presenta l’apparato buccale ed una posteriore, l’addome.

 A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario

Problema ZECCHE!

Allo stadio adulto, presentano quattro zampe e non hanno antenne. La saliva delle zecche contiene sostanze in grado di promuovere la crescita dei virus, la mobilità dei batteri ed anche sostanze anticoagulanti, anestetizzanti, antinfiammatorie. In questo modo, nel punto in cui la zecca affonda il suo apparato buccale, sulla cute dell’ospite, si crea un ambiente idoneo alla trasmissione dei vari patogeni.

Durante il pasto, la zecca assume il sangue, ma subito dopo effettua una sorta di “rigurgito” di una parte di esso, all‘interno del cane. Questo meccanismo serve per permettere alla zecca stessa, di smaltire in qualche modo, gli ingenti quantitativi di sangue che ingerisce. La trasmissione dei microrganismi patogeni avviene proprio nel corso di questa fase.

Le zecche sono in grado di trasmettere tutta una serie di malattie, sia all’uomo che agli animali. Per quanto riguarda il cane, le principali sono: la Babesiosi, l’Ehrlichiosi, la Rickettsiosi, la Borreliosi.

Come difenderci dal morso delle zecche….

1) Fare la massima attenzione nel frequentare zone che potrebbero essere infestate da zecche

2) Evitare, se possibile, aree con una vegetazione molto folta, sottoboschi, cespugli ed eventualmente camminare sempre al centro dei sentieri.

3) Indossare indumenti idonei, se si fanno gite in campagna, come pantaloni lunghi e scarpe alte.

4) Alla fine di una escursione nel bosco o in campagna, ispezionarsi con attenzione, per verificare l’eventuale presenza di zecche. Queste ultime, per compiere il loro pasto di sangue, amano ancorarsi nelle zone dove la cute è più sottile ed umida, come le ascelle, l’inguine e la testa.

5) Staccare la zecca il più precocemente possibile, dopo il suo ancoraggio sulla cute. Questa operazione rappresenta il modo più efficace per difendersi dalle malattie eventualmente trasmissibili. Si può provare con delle pinzette, facendo attenzione a rimuovere l’intera zecca ed a non
premere troppo sul suo addome. In caso di difficoltà è preferibile
sempre rivolgersi ad un pronto soccorso.

Come difendee il nostro cane dal morso delle zecche….

1) Sarebbe consigliato trattare il nostro cane almeno una settimana prima dell’inizio della stagione a rischio e ripetere le applicazioni, con le cadenze indicate dalle ditte produttrici.

2) Utilizzare, se possibile, prodotti ben tollerati ed a lunga persistenza.

3) In caso in cui siano presenti diversi soggetti nello stesso ambiente, il trattamento va effettuato su tutti i cani.

4) Disinfestare canili ed in generale tutti i luoghi dove sono ospitati i cani all’inizio della stagione a rischio.

5) Ricordarsi sempre, che la vegetazione intorno ai ricoveri dei cani, deve essere curata e tosata frequentemente, evitando la crescita indiscriminata delle varie piante infestanti.

6) Rimuovere se possibile materiali che possano costituire un rifugio ottimale per le zecche, comprese le crepe dei muri, dei pavimenti, ecc.

7) Controllare, dopo ogni gita in campagna, il proprio animale, tenendo ben presenti che le zone preferite dalle zecche, per ancorarsi sul cane, sono rappresentate da muso, padiglione auricolare, regioni inguinali, ascellari ed addome.

8) Porre estrema attenzione al trattamento dei cani da caccia, ricordando sempre che alcune aree dell’Europa dell’Est, come per esempio l’Ungheria, sono particolarmente a rischio per malattie come la Babesiosi.

I prodotti

Come già specificato, il modo migliore per evitare l’insorgenza di tutte le malattie trasmesse dalle zecche, è prevenire l’infestazione dei nostri amici a quattro zampe. Per fortuna in commercio è presente un’ampia gamma di prodotti, frutto della costante ricerca di numerose aziende farmaceutiche, in grado di aiutarci e di facilitare l’operazione.

Possiamo optare per fialette da applicare tra le scapole, collari, ecc. Di solito questi prodotti, sono abbastanza tollerati dai cani. L’unica accortezza è seguire le indicazioni della ditta che li produce e soprattutto del nostro Medico Veterinario di fiducia, per quanto riguarda la corretta applicazione, il periodo durante il quale utilizzarli, l’eventuale tossicità per gli altri animali conviventi.

Le MALATTIE

La babesiosi

La babesiosi è una malattia trasmessa principalmente da un microrganismo chiamato Babesia canis, che si localizza all’interno dei globuli rossi.

Sintomi: I sintomi, non molto specifici, sono rappresentati da: febbre (che può arrivare anche a 41°C), anemia, aumento di volume della milza, ittero. Sono state osservate anche paralisi e diarrea. Nei soggetti particolarmente suscettibili, la malattia è grave, e se non tempestivamente diagnosticata e curata, può portare alla morte del cane colpito.

Questo a causa di una risposta infiammatoria di tutto l’organismo, con grave compromissione di tutte le sue funzioni. In particolare si possono osservare: insufficienza renale acuta, shock, complicanze neurologiche, ecc.

Diagnosi: Si basa sulla sintomatologia e sulla messa in evidenza del parassita all’interno dei globuli rossi, su strisci di sangue opportunamente colorati.

Terapia: Prevede la somministrazione di un farmaco, chiamato imidocarb.

Prevenzione: Si basa essenzialmente sull’applicazione, al nostro amico a quattro zampe, di prodotti attivi contro le zecche, per l’intera stagione a rischio. E’ disponibile un vaccino, che inizialmente prevede due somministrazioni, a distanza di un mese l’una dall’altra, con successivi richiami una volta all’anno o, ancora meglio, due volte all’anno, (primavera ed autunno).

L’ehrlichiosi

E’ causata nel cane da un batterio, l’Ehrlichia canis, che si moltiplica all’interno di numerosi tipi di cellule, come i monociti del sangue, linfociti, ecc..

Sintomi: Si possono distinguere principalmente due forme, una chiamata”acuta”, con sintomi decisamente manifesti, come: letargia, anoressia, perdita di peso, febbre improvvisa, aumento di volume della milza e dei linfonodi, presenza di ematomi, emorragie e sanguinamento dal naso. Una seconda forma è invece più silente, dal punto di vista dei sintomi. Diagnosi

Nella fase “acuta”, circa 5 giorni dopo l’infezione e per un breve periodo di tempo, si può fare la diagnosi tramite l’allestimento di strisci di sangue, opportunamente colorati. Attraverso l’esame del sangue si possono rilevare anche anemia e diminuzione del numero delle piastrine.

E’ possibile effettuare anche dei test sierologici, per valutare la presenza di anticorpi contro il batterio. Tuttavia, in assenza di una sintomatologia caratteristica, i risultati di questi test vanno considerati con cautela. La diagnosi definitiva può essere ottenuta con metodi molecolari (PCR), abbastanza costosi e non alla portata di tutti i laboratori.

Terapia

La terapia consiste nella somministrazione di un antibiotico, la doxiciclina alla dose di 10 mg per chilo di peso del cane, per almeno 3-4 settimane.

Prevenzione: Controllo delle infestazioni da zecche.

La rickettsiosi

La più diffusa infezione da rickettsia in Italia e nel bacino del Mediterraneo, è quella causata da Rickettsia conorii. Sempre attraverso la puntura di una zecca infetta, può essere contagiato anche l‘uomo. In esso questa patologia prende il nome di “febbre bottonosa” o “febbre del Carducci” ed è caratterizzata, dopo un periodo di incubazione di 5-7 giorni, da febbre ed eruzioni cutanee su tutto il corpo.

La malattia è relativamente benigna, ma può assumere una certa gravità, fino ad arrivare alla morte, nei soggetti immunodepressi.

Sintomi: Nel cane l’infezione decorre per lo più in assenza di sintomi, anche se si può rilevare febbre, abbattimento, ecc.

Diagnosi: La diagnosi può essere effettuata tramite un prelievo di sangue, che sarà inviato ad un laboratorio specializzato. Infatti i test rapidi, che possono essere effettuati nel giro di poco tempo in ambulatorio, non sempre sono attendibili.

Terapia: La terapia prevede l’utilizzo di antibiotici (tetracicline).

Prevenzione: E’ la stessa di tutte le altre malattie: controllare le infestazioni da zecche.

La borreliosi

La Borreliosi è nota anche come “Malattia di Lyme”, dal nome del luogo dove fu descritta per la prima volta nell’uomo nel 1975.

Sintomi: I sintomi, non sempre presenti, sono poco specifici e rappresentati da: febbre, anoressia, zoppia, dolori articolari. Diagnosi La diagnosi, come per la malattia precedente, può essere effettuata tramite un prelievo di sangue, inviato ad un laboratorio specializzato. I test rapidi, che si possono effettuare anche in ambulatorio, non sono sempre attendibili.

Terapia: I migliori risultati si ottengono trattando l’animale colpito precocemente, ai primi sintomi di malattia, con l’utilizzo di doxiciclina ed amoxicillina.

Prevenzione: Le norme sono quelle indicate per le altre malattie. Tuttavia esiste anche sul mercato un vaccino in grado di proteggere il cane dall’insorgenza della sintomatologia.

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