Educazione del cucciolo di cane

Finalmente è arrivato! La sua cuccia nuova lo attendeva da qualche giorno in un angolo, corredata di tutti i giochini che gli renderanno più piacevole l’arrivo a casa.

A cura della Dott.ssa SABRINA DOMINIO – Medico Veterinario

Sicuri di prendersi cura di un cucciolo di cane

Vi siete procurati la pappa, avete prenotato la visita di check up dal veterinario e magari una bella seduta dal toelettatore. Insomma: tutto è pronto per accogliere il vostro cucciolo, che diventerà un compagno di vita insostituibile per i prossimi 10-15 anni. Ma siete sicuri di essere davvero pronti?

I primi giorni nella nuova famiglia sono fondamentali per il futuro del vostro cucciolo: il suo cervello è come una spugna, che assorbe ogni vostro insegnamento e lo trasforma in un comportamento. Se, quindi, è più facile insegnare qualcosa a un cucciolo che a un cane adulto, è altrettanto vero che ogni vostro errore potrebbe segnarlo per tutta la vita. Detto ciò, qui di seguito troverete alcuni consigli che vi faranno partire con il piede giusto.

Il cane non è un bambino

Sembra scontato, ma il vostro cucciolo capisce il linguaggio dei cani e ha esigenze molto differenti dalle nostre. Se un cucciolo non si comporta nel modo che vi aspettate, non vi sta facendo un dispetto. Semplicemente non ha capito cosa gli state chiedendo, perché non avete utilizzato il suo linguaggio. Il consiglio fondamentale è, se siete alla prima esperienza, di rivolgervi ad un educatore qualificato che vanti anche una certa esperienza sul campo. Questi saprà seguirvi passo dopo passo nella magnifica avventura della crescita del vostro piccolo. 

No invece al “fai da te”, ai consigli dei proprietari che avete incontrato ai giardinetti o dello zio che ha sempre tenuto cani. Il rapporto che dovrete creare con il vostro cane va costruito su basi solide e consapevoli. Secondo le nuove teorie, un cane tenuto sempre e solo in giardino, soffre di un isolamento sociale che sfiora il maltrattamento, in quanto dovrebbe avere la possibilità di interagire con la famiglia ed essere presente nella quotidianità. Se non avete la possibilità o la volontà di poter garantire ciò, forse prendere un cane non è la scelta giusta.


Il cane non ha bisogno di spazio, ma di tempo È inutile prendere un cane “perché avete comprato la casa col giardino grande”. Qualsiasi sia la dimensione del vostro cane e quella del vostro giardino, ci saranno solo due punti in cui lo troverete: davanti al cancello quando aspetterà il vostro ritorno e davanti alla porta quando voi sarete in casa. Il giardino serve più a noi proprietari per pulirci la coscienza e per evitare di portare fuori il nostro cucciolo per le pipì.

Un momento tutto vostro

Ricordate che anche i cani che hanno a disposizione un giardino hanno bisogno di uscire: la passeggiata non si limita al momento in cui devono fare i bisogni. È il momento in cui il cucciolo annusa, esplora, si abitua ai rumori, interagisce con i suoi simili e con altri esseri umani. La passeggiata è un momento educativo fondamentale, più importante di qualsiasi corso di addestramento. Assolutamente vietato passeggiare con il proprio cane mentre si parla al telefono o, ancora più triste, sedersi sulla panchina a leggere mentre lui è all’area cani.

Il tempo che gli dedicate deve essere di qualità! La passeggiata è il suo momento, quindi dovete permettergli di annusare, lo dovete intrattenere con giochi ed esercizi sempre nuovi ed interessanti. Se non sarete propositivi, il vostro cucciolo si annoierà e cercherà nuovi stimoli lontano da voi, rischiando di non tornare più al richiamo.

La sicurezza in auto e in casa

Soprattutto quando il cucciolo ha pochi mesi, in vostra assenza sarebbe meglio confinarlo in uno spazio limitato. Non avete idea dei danni che può fare un cucciolo annoiato! Oltre a ridurre la vostra casa a un campo di battaglia, il rischio che possa farsi male seriamente è davvero alto. Potrebbe ingerire corpi estranei, rosicchiare cavi elettrici o assumere sostanze tossiche. Fortunatamente, la soluzione a tutti i vostri problemi esiste e si chiama kennel.

Il kennel è una gabbia in plastica o metallo, in cui potete lasciare il vostro cucciolo per brevi assenze o durante la notte. Se abituato correttamente, il vostro beniamino la eleggerà a cuccia e andrà a riposarsi là anche quando sarà grande, di sua sponte. Il kennel non deve essere visto come una prigione, ma come un luogo sicuro in cui mettere il vostro cucciolo quando non potete occuparvi di lui o quando deve riposare. Sull’utilizzo del kennel si potrebbe scrivere un libro, per cui il consiglio è di farvi insegnare dall’educatore di fiducia il suo utilizzo corretto. 

Lo stesso discorso vale in auto. A prescindere da cosa dice la legge in termini di sicurezza del conducente, per il bene del cane, Fido deve viaggiare in kennel. Le cinture di sicurezza per cani, oltre che illegali, sono totalmente inutili.Un cane che viaggia in kennel è meno sballottato dai movimenti del veicolo, soffre meno il mal d’auto e, in caso l’incidente, non rischia di essere sbalzato fuori dall’abitacolo.

Il metodo giusto per insegnare a sporcare nei luoghi appropriati

Il primo consiglio è non ricorrere ai tappetini assorbenti. Lo scopo infatti è insegnare a Fido che i bisogni si fanno fuori, per cui non si deve far passare il messaggio che si possa sporcare anche in casa. A questo proposito, esiste solo un metodo efficace per insegnare al vostro beniamino a fare tutto fuori. 

Ad ogni suo risveglio o dopo i pasti, o dopo circa due ore di piena attività, dovete essere pronti a portarlo fuori. Il che significa che qualsiasi cosa voi stiate facendo, qualunque indumento voi abbiate addosso, dovete prendere il vostro amico e letteralmente precipitarvi fuori. La sua vescica e il suo intestino sono estremamente reattivi e le prime settimane dovrete armarvi di tanta pazienza e buona volontà. Ma vedrete che poi la strada sarà sempre più in discesa.

“Sorprese” inaspettate

Se il piccolo fa i bisogni nel luogo appropriato, aspettate che finisca la sua opera e poi elogiatelo verbalmente e con un premio in cibo. Se qualche pipì o altro scappano sotto i vostri occhi, è sufficiente un “no” secco (senza farlo diventare una sgridata) e poi portare immediatamente il cucciolo nel posto in cui avrebbe dovuto sporcare. Se, invece, trovate qualche “sorpresa” ma non avete assistito al “fattaccio”, non potete fare altro che pulire, evitando di farlo sotto gli occhi vigili del vostro terremoto, che potrebbe interpretare il vostro gesto come una forma di attenzione ed essere incentivato a ripeterlo.

Assolutamente vietato sgridare il cucciolo se non lo avete colto sul fatto, perché non sarebbe in grado di associare la vostra punizione al suo gesto. Picchiarlo con il giornale arrotolato o mettergli il naso nella pipì sono punizioni assolutamente scorrette e superate da decenni. Per insegnare a sporcare nei luoghi appropriati il primo consiglio è non ricorrere ai tappetini assorbenti.

Innanzitutto, in caso di cani particolarmente vivaci, un tappetino igienico rischia di finire in brandelli dopo una manciata di minuti, col rischio che il cucciolo ingerisca l’imbottitura. E sapete cosa succederà quando deciderete di eliminare le traversine? Fido inizierà a sporcare sui tappeti, ossia la cosa più simile. E se eliminerete i tappeti, passerà ai letti.

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