Le stelle marine

Le stelle di mare appartengono alla categoria (Phylum) Echinodermata e si trovano in tutti i mari del mondo, perfino in quelli polari.

a cura della redazione

La maggior parte delle stelle marine ha caratteristiche comuni

Che le rendono facilmente riconoscibili: il corpo è ricoperto da placche vicine le une con le altre, vi è la presenza di una bocca al centro della faccia inferiore dell’animale e infine ogni stella presenta dei raggi o braccia, da 5 a 15, ognuno dei quali è dotato di serie di pedicelli uniti a piccoli muscoli che permettono a questi animali di muoversi sui fondali.

Verdura no grazie

Le stelle marine sono per lo più carnivore e possono essere divise, sotto tale punto di vista, in due gruppi.

Abbiamo infatti le stelle marine macrofaghe, che si nutrono di molluschi bivalvi e altri invertebrati, nonché di animali morti, e le stelle microfaghe che si alimentano sfruttando gli organismi planctonici in sospensione.

Carnivore strette, si trovano in tutti i mari del mondo. La loro capacità rigenerativa è al limite della fantascienza: da un braccio tagliato, infatti, possono creare una copia geneticamente perfetta dell’organismo di partenza.

Stelle spazzine

Oltre alle stelle marine più note ci sono anche le specie della Famiglia degli Ofiuridi, prive di ventose sui raggi; esse in acquario si comportano come grandi pulitori capaci di nutrirsi di numerosi substrati biologici.

Spesso le stelle marine della Famiglia degli Ofiuridi si infossano nella sabbia e fuoriescono con la diminuzione dell’illuminazione. Si tratta di una caratteristica, questa, che accomuna numerose stelle marine: molti di questi animali infatti preferiscono rimanere nelle fessurazioni dell’ambiente roccioso.

Una vita ricca

Questi animali sono particolarmente sensibili ai cambiamenti ambientali, ciò vale tanto più in ambienti chiusi e controllati come gli acquari di barriera. Per tale motivo si consiglia di avere un acquario biologicamente molto vivo, ricco di microrganismi e rocce vive, con valori chimici stabili e un filtro ottimamente funzionante.

Copia perfetta

La riproduzione delle stelle marine può avvenire per via sessuale ma è più comune che si verifichi per via asessuale.

La riproduzione asessuale è la più frequente in acquario ed è possibile grazie alla grande capacità rigenerativa di tali animali che possono ricostituire un esemplare, geneticamente identico a quello iniziale, partendo da un raggio distaccatosi, spesso per cause anche di origine traumatiche, dall’esemplare progenitore.

Microfood

Tra le specie più apprezzate e di maggior reperibilità si possono ricordare la Fromia elegans, dal caratteristico color rosso acceso, originaria dell’Oceano Indo-Pacifico.

Può raggiungere una dimensione media di 15 cm in acquario e si nutre di microorganismi che vanno periodicamente somministrati in acqua (il rischio è la morte per inedia).

Blu acceso

Altra specie particolarmente apprezzata è Linckia laevigata dal caratteristico colore blu acceso; in natura essa è presente dalle coste dell’Africa orientale fino alla Polinesia e, a nord, al Giappone.

Popola le fessurazioni del reef corallino nutrendosi incessantemente dei microrganismi che si depositano sul substrato. Anche in questo caso è richiesta la somministrazione in acqua di plankton congelato.

Nel posto giusto

Per ultima merita di essere citata anche Fromia monilis, una delle stelle più belle disponibili in commercio, caratterizzata da raggi bianchi con estremità rosse.

Sicuramente si tratta di una specie delicata, sensibile ai cambiamenti di ph e di salinità e non semplice da mantenere in cattività. Si nutre di microrganismi ed alghe microscopiche: per tale motivo è sempre necessario che la sua introduzione avvenga solo in acquari correttamente avviati.

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