Allevamento e gestione delle meduse

L’acquariofilia ha il pregio di poter essere varia in tutte le sue forme e, questa variabilità, è fortunatamente in continua evoluzione grazie ai progressi tecnologici e l’acquisizione di una nuova mentalità acquaristica.

 A cura di Enzo Alibrandi – AquariofiliaItalia – acquariofiliaitalia.it

UNA MEDUSA IN CASA (seconda parte)

Sulla scia di questa evoluzione cominciano a comparire sul no-stro territorio nuove tipologie di acquari destinati ad allevare animali che, fino ad oggi, ven-gono regolarmente allevati con successo negli USA. Solitamente si tratta di specie acquatiche particolari come alcuni molluschi cefalopodi o specie ittiche piuttosto rare ma, senza ombra di dubbio, gli animali maggiormente allevati in queste vasche sono le meduse.  

Bolle mortali

Il flusso di corrente è fornito da un coppia di pompe poste su ogni lato del Kreisel. Una delle particolarità di queste porte d’ingresso e uscita dell’acqua è che sono progettate in modo da fornire un flusso laminare, liscio e in moto circolare.

È poi bene frazionare l’acqua d’uscita in vasca con uno schermo trasparente in modo tale da non disturbare il flusso circolare e investire gli animali con un getto d’acqua troppo forte; effettuare un adeguato bilanciamento tra potenza del flusso in entrata e quello in uscita, mediante opportune prove, ci permette di adeguare tale flusso così da essere uguale per entrambi i casi.

Dentro la vasca non dovranno poi esserci bolle di gas: le meduse le assorbirebbero e resterebbero uccise.

Sale e lentezza

I valori dell’acqua contenente le meduse non sono uguali per tutte le specie e variano in base alla tipologia di meduse che decidiamo di allevare in acquario.

Per preparare l’acqua è necessario utilizzare quella prodotta da un impianto ad osmosi inversa; i valori sono molto simili a quelli di un normale acquario di barriera con l’unica eccezione nell’impostare temperatura e salinità in base alla specie da allevare; ad esempio Aurelia Aurita sopporta salinità del 30-32%.

L’acqua nuova (soprattutto nella fase di start-up della vasca) deve essere inserita in maniera lenta in modo tale da evitare la formazione di bolle d’aria. Una volta introdotta l’acqua, la vasca sarà sottoposta ad una fase di rodaggio iniziale, controllando spesso i valori fisico-chimici dell’acqua.

Per quanto riguarda l’illuminazione si usano le plafoniere a led o i classici neon con preferenza di luce attinica.

Uno a uno

Dal punto di vista manutentivo sono necessari frequenti cambi d’acqua (25% ogni 2 settimane), bloccando temporaneamente le meduse in una zona della vasca. Altre operazioni di manutenzione sono la pulizia dei vetri, sifonatura del fondo (dopo ogni pasto), la pulizia mensile del filtro e il cambio della cartuccia filtro semestrale.

Un aiuto in più viene dato inserendo le Turbo snail o lumache turbo (1-2 cm di grandezza), come le Nassarius distortus, molto utili nella pulizia dei vetri e del fondo. Anche i crostacei come il paguro Clibanarius Tricolor sono consigliabili. Regola fondamentale è l’inserimento di questi molluschi o crostacei nella misura 1:1 ossia “1 spazzino” e una medusa.

L’acquario di meduse richiede le stesse cure in termini tempo e gestione complessiva di un ac-quario per cavallucci marini o di altri organismi ritenuti di difficile allevamento.

Cibo in siringa

Le meduse debbono essere alimentate poco ma spesso, variando molto l’alimentazione e facendo sì che i residui di cibo sul fondo vengano immediatamente rimossi dalla vasca.

Il cibo da somministrare va dall’artemia salina (viva o congelata), ai rotiferi e ai naupli di artemia; quest’ultimi sono molto apprezzati dalle meduse e devono essere somministrati utilizzando una siringa senza ago da 5ml, con cui si va a spruzzare il cibo fra i tentacoli.

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