Tartarughe: vegetariane per passione

Le tartarughe del genere Testudo sono rettili esclusivamente erbivori e come tali vanno nutriti.

Dott.ssa MARTA AVANZI – Medico Veterinario

Alimentazione fibra e calcio

Per il buon funzionamento del loro apparato digerente richiedono elevati livelli di fibra e hanno bisogno di molto calcio per formare una corazza robusta. L’alimento migliore per questi animali è costituito da erba e da piante di campo, in particolare tarassaco, trifoglio, piantaggine.

Self-service

Paradossalmente, il modo migliore di alimentare le tartarughe di terra consiste nel non dare loro nulla da mangiare, ma lasciare che pascolino nel giardino. Se non si dispone di uno spazio all’aperto abbastanza ampio per consentire alle tartarughe di trovare sufficiente alimento, possiamo raccogliere l’erba e le piante selvatiche da una zona incolta.

Solo un paio di raccomandazioni: dobbiamo avere la certezza che i vegetali che abbiamo raccolto non siano contaminati da pesticidi o altre sostanze tossiche. Inoltre si devono evitare le zone vicine al traffico, perché inquinate dagli scarichi delle macchine.

Foglie di fico

Altri alimenti adeguati che possiamo offrire sono l’erba medica, il gelso e le foglie di fico, tutti vegetali molto ricchi di calcio. Se la tartaruga ha a disposizione una quantità sufficiente di questi vegetali non ha bisogno di altri alimenti o di integratori.

Anche se le tartarughe possono essere ghiotte di alimenti completamente inadeguati, non si deve cadere nell’errore di credere che se esse gradiscono un alimento, questo allora debba essere dato senza problemi.

Una dieta del cavolo

I vegetali coltivati, quelli che troviamo al supermercato, rappresentano una scelta nettamente inferiore e vanno offerti sporadicamente, nei periodi in cui è carente l’alimento naturale. Si devono scegliere preferibilmente i vegetali ricchi di calcio, ad esempio radicchi, indivia, lattughe, cavoli (di vari tipi), ravizzone, prezzemolo, foglie di carota, cardo, coste.

Tutti gli ingredienti devono essere ridotti in pezzi adeguati alla taglia degli animali, mescolati e cosparsi con un integratore multi-minerale e vitaminico di qualità e con carbonato di calcio.

Parassiti intestinali

La frutta, di cui peraltro questi rettili sarebbero ghiotti, non è un alimento adeguato. La maggior parte della frutta contiene poco calcio, e se offerta in quantità eccessiva può causare gravi disordini intestinali, perché è povera di fibra e ricca di zuccheri, favorendo la proliferazione di parassiti intestinali quali i protozoi.

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Carne no grazie

Le proteine animali, sotto qualunque forma (invertebrati, cibo per cani o gatti, cibo per tartarughe acquatiche, prosciutto, mozzarella, uova, carne e altro) sono molto dannose e devono essere totalmente bandite dalla dieta. La fisiologia di questi rettili erbivori non è fatta per digerire questo tipo di proteine, che nel lungo periodo possono danneggiare gli organi interni.

Poco calcio

Anche i carboidrati (pane, pasta e altro) sono dannosi, perché sono molto calorici ma privi di calcio e possono portare ad una crescita rapida accompagnata da una deformazione dello scheletro. Altri alimenti da evitare sono fagioli, piselli, fagioli germinati e alimenti troppo ricchi di proteine vegetali.

Se vogliamo che le tartarughe di terra crescano e si mantengano sane, è necessario evitare di fornire alimenti inadatti e seguire il più possibile un’alimentazione naturale.

Viva l’acqua

Infine, non si deve dimenticare l’elemento nutritivo più importante: l’acqua. Anche se derivano da climi semiaridi, alle tartarughe di terra l’acqua non deve mai mancare, altrimenti possono andare incontro a disidratazione cronica, che è causa di danni renali irreversibili.

Le tartarughe amano entrare in acqua mentre bevono, pertanto si deve mettere loro a disposizione un recipiente basso ma ampio, in cui possano entrare e uscire facilmente. Spesso mentre bevono le tartarughe contemporaneamente urinano e defecano, pertanto l’acqua va cambiata molto spesso.

Ecco i problemi più comuni che si osservano in caso di dieta inadeguata:

Malattia ossea metabolica

Una dieta carente di calcio e troppo energetica stimola una crescita rapida ma non consente allo scheletro, compresa la corazza, di calcificarsi in modo adeguato. Ne deriva una patologia molto comune nei rettili detta malattia ossea metabolica. Secondo la gravità della condizione la corazza può
apparire più o meno deformata, intenerita, appiattita.

La parte superiore della corazza, il carapace, assume un aspetto bozzellato. La condizione è particolarmente seria nei giovani in crescita, perché la loro richiesta di calcio è molto alta e la deformazione scheletrica, anche se si corregge la dieta, è permanente.

Nelle femmine adulte che stanno producendo le uova si può osservare un’improvvisa debolezza dovuta al fatto che per produrre i gusci l’organismo si impoverisce di calcio. Queste tartarughe non solo si muovono a fatica ma non riescono neppure a deporre le uova. Il calcio, infatti, è necessario per la contrazione della muscolatura, compresa quella dell’ovidotto.

Insufficienza renale

L’organismo delle tartarughe erbivore non è in grado di processare correttamente le proteine di origine animale, del tutto estranee al loro metabolismo.

La conseguenza è un carico eccessivo di lavoro per i reni, deputati all’eliminazione dei prodotti di scarto derivati dall’utilizzo delle proteine. Con il tempo si verifica un’insufficienza renale cronica, che causa
immancabilmente la morte del rettile.

Gotta

L’eccesso di proteine se si associa ad una carenza di acqua (disidratazione) causa la deposizione negli organi interni e nelle articolazioni di acido urico: ciò dà luogo a una grave patologia detta gotta. Si tratta di una malattia dolorosa e debilitante, difficile da curare e spesso associata all’insufficienza
renale.

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