Il formicaio

La costruzione di un formicaio comporta alcune operazioni piuttosto semplici ma che richiedono una buona dose di pazienza e di manualità

di ANGELICA D’AGLIANO

Ventimila leghe sotto terra

In natura le formiche possono vivere nel sottosuolo, ma anche nei tronchi degli alberi o sulle foglie. I loro nidi sono fatti attraverso un complesso di camere comunicanti tramite gallerie. L’accesso a queste strutture è dato dalle cosiddette “porte” (Le porte sono aperture in genere sorvegliate da sentinelle. In molti casi le porte sono costituite da piccoli sassolini e possono essere chiuse nei giorni di pioggia o in caso di pericolo).

Volendo riprodurre tra le mura domestiche questo piccolo mondo, dobbiamo anzitutto pensare che il formicaio sarà la casa in cui dovranno vivere i piccoli ospiti che abbiamo deciso di tenere con noi. Per questo dobbiamo procurarci un contenitore di dimensioni adeguate (il minimo è una vasca d’acquario o un terrario di 30x20x20).

Il contenitore deve essere ben chiuso, altrimenti le formiche si riverseranno immancabilmente nello spazio circostante. Ci vuole dunque un coperchio in plastica dotato di fori per l’aria oppure uno di rete a maglia fine. Il substrato migliore per le formiche è il terriccio. Questo sarà posizionato nel contenitore fino a arrivare a circa 5-6 cm dal bordo.

Caccia alla Regina

Per avere un formicaio in casa nostra è indispensabile procuraci una formica regina. Il periodo più propizio per la nostra “caccia” è la fine di agosto. A fine estate dopo le piogge, infatti, le formiche alate femmina escono fuori dal loro rifugio e vanno in cerca di un partner. Una volta avvenuta le fecondazione le formiche regina perdono le ali e diventano le potenziali fondatrici di un nuovo formicaio.

Se va tutto bene, la nostra regina deporrà le uova e sfamerà e difenderà le larve fino a che non saranno diventate adulte. A quel punto saremo certi di “aver creato” in casa nostra una vera e propria colonia. Una precisazione: per distinguere una formica regina basta guardare le sue dimensioni, che sono molto maggiori rispetto alle operaie.

Forse non sapevi che…

Quando non nutrono le larve o cercano cibo, le operaie dedicano il loro tempo al gioco e alla pulizia. Questi insetti tengono pulite le loro antenne usando la parte inferiore delle zampe. Per quanto riguarda il gioco, invece, è stato dimostrato che le formiche, proprio come i nostri animali domestici, inscenano “combattimenti finti” in cui ci si aggrediscono senza che però nessuno si faccia male.

In tutto il mondo ce ne sono almeno 12mila specie. Il colore più comune è nero, ma ne esistono anche di rosse, gialle, arancioni e perfino verdi.

Territoriali e aggressive, le formiche non esitano a farsi la guerra tra di loro. I combattimenti tra colonie limitrofe si svolgono soprattutto per avere il dominio del territorio e il controllo completo delle fonti di cibo.

Solo le regine e i maschi hanno il diritto di riprodursi: le operaie, invece, sono senza ali e sterili

Le operarie hanno dimostrato una certa intelligenza individuale. Se messe in un labirinto riescono a trovare l’uscita, e per orientarsi all’esterno del formicaio usano i movimenti del sole e le tracce odorose lasciate sul terreno dalle compagne.

Consigli pratici

Perché sia sempre prospero, un formicaio necessita di un terreno umido. Un substrato troppo secco, può addirittura compromettere la vita dei nostri piccoli ospiti! Il formicaio deve essere sistemato in un luogo calmo e poco illuminato. La soluzione ideale sarebbe dedicare una stanza intera a questi affascinanti insetti. Per quanto riguarda le abitudini alimentari di questi insetti si deve tenere presente che le formiche sono per lo più onnivore, anche se se ne possono trovare di frugivore e carnivore.

In alcune specie le operaie allevano dei particolari parassiti delle piante (afidi o cocciniglie). In cambio questi le riforniscono di una sostanza zuccherina (la melata) di cui sono ghiotte.

Nidi artificiali

Al giorno d’oggi le conoscenze entomologiche riguardo le formiche dei climi temperati sono piuttosto ampie. Tuttavia resta davvero una gran quantità di cose per lo più ignote soprattutto per quanto riguarda le specie tropicali.

A questo scopo si sono sviluppate delle sofisticate tecniche di allevamento in laboratorio, in condizione di luce, temperatura e umidità controllate. Dei nidi artificiali fatti con pareti trasparenti permettono agli studiosi di capire la struttura del formicaio, i rapporti tra i membri della società e quelli con gli animali esterni alla colonia.

Formicai volanti

Formicai volanti. In natura probabilmente i nidi più ingegnosi e spettacolari sono quelli costruiti da alcune specie piuttosto particolari (appartengono ai generi Oecophylla e Polyrachis). Questi insetti vivono sulle foglie degli alberi dalle quali, assieme alla cooperazione delle larve, riescono a ricavare dei veri e propri “formicai volanti”.

La realizzazione del nido avviene così: mentre alcune operaie tengono vicine le foglie, altre formiche afferrano letteralmente le larve e le stimolano a produrre dei sottili fili di seta proprio ai margini dei lembi. In questo modo le foglie vengono “cucite” e si trasformano in comode camere destinate ad accogliere la colonia.

Le formiche “parlano” tra loro attraverso segnali odorosi. Le sostanze chimiche usate per comunicare sono dette feromoni. Questi possono essere usati come segnali di allarme in caso di pericolo, oppure come “guida olfattiva” per raggiungere le fonti di cibo.

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