Il cimurro

Malattia molto grave del cane, il cimurro è causato da un virus. Molte altre specie animali sono suscettibili al contagio come i furetti, alcuni felini esotici, foche e primati (escluso l’uomo). 

Un nemico invisibile il cimurro

Il cimurro può colpire il nostro cane in modo più o meno grave; la pericolosità della malattia varia in base al tipo di virus coinvolto e al sistema immunitario del soggetto colpito. Sono sensibili all’infezione cani non vaccinati di qualsiasi età, ma è più comune nei cuccioli dai tre ai sei mesi.

Per fortuna al giorno d’oggi il cimurro è diventato una malattia abbastanza rara, in seguito al diffondersi su larga scala della vaccinazione degli animali; tuttavia si può riscontrare a volte nei cuccioli molto piccoli, importati illegalmente in Italia dall’estero.

I sintomi più comuni del cimurro sono depressione, anoressia, malessere, tosse, scolo nasale ed oculare, starnuti, febbre, vomito, diarrea, contrazioni muscolari ritmiche e segni a carico del sistema nervoso.

Starnuti letali

La malattia nel cane si sviluppa in seguito al contatto con un soggetto infetto. I motivi che portano un cane ad ammalarsi sono molti: perché non è stato vaccinato, oppure lo è stato ma in modo non coretto; perché non ha preso il colostro (ossia il primo latte che viene prodotto dopo il parto, ricco di anticorpi se la femmina è stata regolarmente vaccinata); perché ha un sistema immunitario che non funziona correttamente.

I sintomi più comuni sono depressione, anoressia, malessere, tosse, scolo nasale ed oculare, starnuti, febbre, vomito, diarrea, contrazioni muscolari ritmiche e segni a carico del sistema nervoso.

Il cimurro può colpire il nostro cane in modo più o meno grave; la pericolosità della malattia varia in base al tipo di virus coinvolto e al sistema immunitario del soggetto colpito. Sono sensibili all’infezione cani non vaccinati di qualsiasi età, ma è più comune nei cuccioli dai tre ai sei mesi.

Convulsioni

Se l’animale è debilitato ed ha un sistema immunitario debole, mostra i sintomi più gravi e l’esito è quasi sempre letale. A volte il cane colpito può manifestare una sintomatologia più lieve, respiratoria.

Si possono inoltre riscontrare sintomi come convulsioni, paresi e altro. Questi sintomi di solito progressivi, ossia peggiorano sempre di più, rendendo la prognosi infausta. Quando viene riscontrato anche uno solo dei sintomi del cimurro è necessario rivolgersi tempestivamente al proprio veterinario di fiducia, che effettuerà la diagnosi servendosi anche di esami di laboratorio.

In caso di cimurro la terapia di supporto cerca di migliorare le condizioni generali dell’animale con flebo, vitamine, antibiotici, antiemetici e altro. Se sono presenti anche le convulsioni è necessario somministrare anche antiepilettici. Tuttavia spesso l’animale non sopravvive alla malattia.

Quello che viene impropriamente denominato “cimurro” nel gatto  in realtà non ha niente a che vedere con la malattia che colpisce il cane. Si tratta di una forma respiratoria causata da virus completamente diversi, tipici della specie felina. La gravità della sintomatologia è variabile in base a fattori come  l’età del soggetto, il tempo di insorgenza e altro.  Si possono riscontrare starnuti, tosse, scolo nasale, febbre, congiuntivite e cheratite, tuttavia la prognosi nella maggioranza dei casi è decisamente benigna.

Infetti e isolati

Il modo migliore per difendersi dal cimurro è vaccinare i cuccioli a partire dai due mesi d’età, per poi effettuare un primo richiamo dopo 20 giorni ed in seguito una volta all’anno.

E’ importante anche vaccinare animali sani, in buono stato di salute, trattati correttamente per i parassiti intestinali. Se c’è il sospetto che vi possa essere un cane infetto, è necessario isolarlo dagli altri per evitare il contagio.

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