Problemi alle ossa nel cane

Nonostante la maggioranza delle patologie scheletriche sia dovuta a un insieme di numerosi fattori, le carenze e soprattutto gli eccessi nutrizionali sono spesso elementi determinanti.

Dott.ssa SABRINA DOMINIO – Medico Veterinario

Un’alimentazione adeguata aiuta le ossa del cane

Le patologie scheletriche sono sempre più diffuse fra i nostri amici cani; pensate che rappresentano il 25% delle cause delle visite del medico veterinario! E di queste ben il 20% è dovuto a disordini alimentari, specie nei soggetti di giovane età. Molte di queste patologie possono risolversi o per lo meno migliorare con l’ausilio di una buona dieta; vediamo come!

L’alimentazione perfetta per le ossa del cane

Nonostante la maggioranza delle patologie scheletriche sia dovuta a un insieme di numerosi fattori, le carenze e soprattutto gli eccessi nutrizionali sono spesso elementi determinanti.

Ad esempio, questo accade quando al cucciolo di taglia grande vengono somministrati mangimi molto calorici e appetibili, e il proprietario esagera con le porzioni. A differenza dell’adulto, il cucciolo non trasforma l’energia in eccesso in grassi di deposito, ma subisce un’accelerazione della crescita e aumenta velocemente di dimensioni.

Il suo scheletro, tuttavia, non è ancora pronto a sostenere pesi eccessivi e rischia di deformarsi. Contemporaneamente, una crescita troppo rapida genera degli squilibri ormonali che anche in questo caso si ripercuotono sullo sviluppo di ossa e articolazioni. Per questa ragione, il più delle volte, si riscontrano problemi alle ossa e alle articolazioni nei cani di grossa taglia che da cuccioli sono stati alimentati eccessivamente. 

Attenzione ai grassi in cani con problemi alle ossa

I fattori nutritivi che maggiormente provocano questi scatti di crescita sono i grassi, mentre gli ultimi studi hanno dimostrato che è abbastanza raro che elevati livelli di proteina scatenino patologie ortopediche. Nel cane adulto, l’eccesso di cibo conduce inevitabilmente al sovrappeso e all’obesità, che sono strettamente correlati all’insorgere di molte patologie ortopediche, come ad esempio l’osteoartrosi.

Dopotutto, è facile comprenderne il motivo! Se le fondamenta di un edifico fossero sottoposte ad un carico eccessivo, prima o poi la struttura cederebbe e l’edificio crollerebbe..la stessa cosa succede con lo scheletro del nostro cane! 

 Articolazioni del cane a rischio


Una patologia legata agli eccessi alimentari è l’osteocondrosi. Si trattadi un’anomalia della maturazione delle cellule della cartilagine. Se questa alterazione avviene a livello della cartilagine che riveste
l’articolazione, si può verificare l’osteocondrite dissecante (OCD), che
consiste nel distacco di un frammento di cartilagine, che s’indurisce e
infiamma l’articolazione e l’osso adiacente.Se, invece, il disturbo si
manifesta a livello della cartilagine di accrescimento, l’osso si
allunga meno, con evidente alterazione della linea delle zampe del
cucciolone.I soggetti più predisposti sono i cani di taglia grande, che
superano i 25 Kg di peso da adulti. Sembra che i maschi siano i più a
rischio, anche se le femmine dalla crescita molto rapida possono
soffrirne in egual misura. Labrador, Alano, Golden Retriever e
Rottweiler sono le razze più colpite. Le articolazioni maggiormente
interessate sono spalla, gomito, ginocchio e garretto.

Tenere sotto controllo il peso del cane

Durante i primi sei mesi di vita, dovete tenere sotto stretto controllo il peso del vostro cucciolo ed evitare che superi del 50% il peso che avrà da adulto. Se questo accade, dovrete diminuire la quantità di mangime somministrata o sceglierne uno meno calorico. Per la crescita del vostro cucciolo, quindi, preferite dei mangimi che contengano al massimo 3,8 Kcal/grammo e non più del 12% di grassi e seguite scrupolosamente i dosaggi indicati dal vostro veterinario di fiducia! Ricordate sempre che è scorretto eliminare totalmente i grassi dalla dieta del vostro cane perché, oltre ad essere indispensabili per l’assorbimento delle vitamine, essi giocano un ruolo fondamentale nella calcificazione delle ossa e nello sviluppo della cartilagine.

Problemi alle ossa: ecco i primi sintomi

I sintomi vanno dalla zoppia al dolore in caso di flessione o estensione dell’arto colpito. In caso di osteocondrosi delle cartilagini di accrescimento, è possibile notare che un arto è più corto o più storto dell’altro. Una radiografia e una visita ortopedica, comunque, sapranno confermare il sospetto.

La correzione della dieta, se effettuata all’inizio della manifestazione dei sintomi, può addirittura essere sufficiente a recuperare l’animale. In caso di situazioni più gravi, come l’OCD, invece, è necessario l’intervento chirurgico. Una dieta mirata consiste nella riduzione dell’apporto di energia, calcio e vitamine entro i valori consigliati per un cucciolo in accrescimento. I cuccioli che stanno crescendo troppo in fretta devono essere pesati e valutati da un veterinario nutrizionista ogni 2-4 settimane. Non esistono, al momento, farmaci o altri interventi in grado di migliorare la situazione.

Ecco come curare le ossa del cane

La displasia dell’anca è una malattia ereditaria che può manifestarsi o peggiorare in caso di eccesso di alcuni fattori nutritivi. I cani affetti sono normali alla nascita ma, nel corso dei primi sei mesi di vita, periodo della massima velocità di accrescimento, si verifica uno squilibrio di sviluppo fra le ossa dell’articolazione e i suoi tessuti di sostegno, come legamenti, tendini e muscoli, che non si sono ancora perfettamente sviluppati rispetto al resto del corpo. In questo periodo, quindi, si possono creare delle incongruenze fra la testa del femore e il suo “alloggiamento naturale” a livello dell’anca, vale a dire l’acetabolo.

Se queste due parti non combaciano perfettamente il peso del corpo viene distribuito in modo scorretto e si possono creare microfratture a livello delle ossa coinvolte, deformazioni della loro struttura ed erosione della cartilagine articolare. L’animale colpito fatica ad alzarsi da terra, zoppica a freddo e assume la classica camminata da “coniglio”. Nel cane più avanti con gli anni, si possono verificare fenomeni di artrosi nelle zone dell’articolazione che sfregano in modo anomalo.

Il calcio: nutriente fondamentale per le ossa del cane

Un altro nutriente fondamentale per la prevenzione delle patologie osteoarticolari è il calcio, che deve essere presente nel mangime in concentrazioni comprese fra 0,7 e 1,2% e deve essere perfettamente bilanciato con il fosforo, secondo un rapporto 1:1 fra i due nutrienti, che corrisponde a circa 0,6-1,1% di fosforo nel mangime.

È molto pericoloso aggiungere un integratore di calcio al mangime del vostro cucciolo, perché quest’ultimo è già bilanciato per rispondere ai suoi fabbisogni e si rischierebbe soltanto di provocare dei problemi di sviluppo osseo! Ricordate che il cucciolo, a differenza dell’adulto, non è in grado di eliminare il calcio in eccesso ed è facilissimo che si verifichino problemi nella crescita.

Fate anche molta attenzione al contenuto di vitamina D del mangime, perché un suo eccesso provoca l’aumento della concentrazione di calcio e fosforo nel sangue, provocando seri problemi ossei. Pensate che un eccesso di vitamina D durante la crescita aumenta di 8 volte il rischio di osteocondrosi!

L’osteoporosi nei cani

Anche una carenza di rame può provocare gravi patologie ossee, tra cui fratture spontanee e deformità. In alcuni casi, si può verificare una fragilità ossea paragonabile all’osteoporosi della donna. Una carenza di rame è più probabile di quanto si pensi perché, se è vero che moltissimi ingredienti sono ricchi di questo minerale, nella maggior parte dei casi l’organismo non riesce ad assorbirlo. Questo accade perché nell’alimento ci sono altre sostanze che interferiscono con l’assorbimento, come il calcio, lo zinco e le fibre. Evitate quindi le diete casalinghe troppo ricche di latticini, riso e crusca.

Anche lo zinco è fondamentale per la costituzione dei tessuti e la formazione delle ossa. Il rischio di una carenza si verifica nei cani alimentati con una dieta casalinga, perché anche in questo caso, si sviluppano delle interazioni con calcio, fitati, rame e fibre, che ne impediscono l’assorbimento. Ecco perché, soprattutto durante la crescita, è meglio scegliere un mangime commerciale, formulato in modo da prevedere le perdite di zinco e rame dovute a questo fenomeno.

Proteggi la salute del cane

Le proteine, importantissime per la salute dell’intero organismo, sono anche indispensabili per un corretto sviluppo delle ossa. Una carenza di proteine, infatti, provoca una diminuzione dell’ormone della crescita, rallentando quest’ultima. Non è solo importante che l’alimento contenga tante proteine, ma esse devono essere di ottima qualità, in modo da apportare tutti gli aminoacidi essenziali ed essere facilmente digeribili. Ormai tutti i migliori mangimi per cuccioli di taglia grande contengono sostanze come glucosamina e condroitina, che stimolano la rigenerazione della cartilagine e ne ostacolano la distruzione da parte degli enzimi. Anche gli acidi grassi omega-3, tra le tante virtù, possiedono la capacità di proteggere la cartilagine dal logorio e di ridurre le infiammazioni; sono quindi particolarmente indicati per la dieta dei cani predisposti a patologie osteoarticolari.
Infine, le sostanze antiossidanti come vitamina E, C, Selenio e Bioflavonoidi sono molto utili poiché aiutano a contrastare i radicali liberi che si formano in presenza di infiammazioni e notevoli stress articolari. 

Come prevenire problemi alle ossa dei cani

Le razze più colpite sono nuovamente quelle di grande mole, come San
Bernardo, Bovaro Bernese, Pastore Tedesco, Labrador e Golden Retriever, Anche se ultimamente si sentono casi di soggetti di taglia minore che ne sono affetti. La dieta non è in grado di curare i soggetti che manifestano sintomi, né può influire a livello genetico nella trasmissione della patologia alla prole. Tuttavia, un’alimentazione accorta è in grado di prevenire la manifestazione dei sintomi nei soggetti predisposti o arginare la progressione dei segni clinici nei cani che ne sono già affetti. La terapia iniziale consiste nella correzione della dieta, prestando particolare attenzione agli eccessi di energia, calcio e vitamina D.
Inoltre, il giovane paziente va tenuto a riposo e, contemporaneamente
deve perdere il peso in eccesso. In alcuni casi, l’intervento chirurgico
può essere risolutivo.

© Riproduzione riservata