VERMI in acquario

La maggior parte dei cosiddetti “vermi piatti” (Platelminti) è rappresentata da parassiti di altri animali, ossia organismi che si alimentano a spese di un ospite, provocando in esso malattie, a volte perfino la morte .

a cura della Dott.ssa Federica Micanti – Medico Veterinario

Tra questi “vermi piatti” I più conosciuti sono senza ombra di dubbio le Tenie e le Sanguisughe, che sono parassiti di molte specie incluso l’uomo.

Alcuni tra i Platelminti sono inoltre responsabili di malattie dei pesci come per esempio “la malattia dei puntini neri”. Per questi motivi i “vermi in acquario” di solito non ispirano molta simpatia agli acquariofili. Non tutti sanno però che alcuni di questi vermi non solo non sono dei parassiti ma addirittura si comportano come predatori carnivori e non sono certo pericolosi per i pesci!

Si tratta dei membri della famiglia Pseudocerotidae, diffusi nelle acque salate tropicali di tutto il mondo, anche nel Mediterraneo. Hanno una forma piatta ed un intestino molto sviluppato.

La bocca è inferiore. Questi animali si spostano strisciando grazie alla presenza di numerose ciglia poste nella parte inferiore del corpo. Tuttavia quando devono compiere movimenti più veloci si staccano dal fondo e nuotano in maniera molto elegante, quasi come se si esibissero in una danza raffinata.

Esemplari indigesti

Le dimensioni di questi vermi vanno dai due ai tre centimetri di lunghezza ed hanno una colorazione vivace, che rappresenta un’efficace arma contro i possibili predatori in quanto segnala che l’esemplare che la possiede è in grado di difendersi bene e può risultare assolutamente indigesto. Gli Pseudocerotidi sono tutti carnivori e sopravvivono in acquario se posso soddisfare le loro esigenze nutrizionali, delle quali tuttavia non si sa molto.

Si nutrono volentieri di Molluschi tunicati, Bivalvi coloniali e di Anellidi Policheti.

Pasti incompleti

In numerose specie si può somministrare un mitilo (cozza) lasciato aperto sul fondo della vasca.

Tuttavia per molte specie questo “pasto” non rappresenta un cibo completo.

Per esempio quelle dei generi Pseudoceros, Pseudobiceros si nutrono soprattutto di ascidie coloniali (Clavelina, Eudistoma e altre) presenti spesso spontaneamente sulle rocce vive ma in quantità non sufficiente per alimentare un gruppo di vermi in acquario.

Vermi… rigeneranti

Alcune specie sono molto temute nell’allevamento dei mitili e delle ostriche, perché possono causare danni ingenti. Una caratteristica particolare di questi vermi è il fatto che possano rigenerarsi a partire da piccole porzioni del loro corpo.

In pratica questi animali sono in grado di ridurre porzioni del corpo stesso e addirittura di eliminare degli organi non indispensabili per la sopravvivenza (come parte dell’apparato digerente e l’apparato riproduttivo) in caso di scarsa disponibilità di cibo. Quando invece l’alimentazione riprende in maniera normale si riformano gli organi che si erano precedentemente atrofizzati.

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