Il pesce farfalla

Il predatore delle acque scure…

a cura di Alessio Arbuatti – Medico Veterinario-

Il continente africano ha da sempre riservato splendide sorprese all’acquariofilia.

Ne è un esempio un pesce non sempre facile da trovare nei negozi, il “Pesce Farfalla africano”, il cui nome scientifico è Pantodon buchholzi.

In natura lo troviamo nelle acque lente e stagnati che vanno dal fiume Ouèmè in Benin, ad occidente, fino a raggiungere la Nigeria, il Lago Ciad, il bacino del fiume Congo e la parte superiore dello Zambesi. Grande cacciatore di insetti, all’occorrenza può spiccare balzi spettacolari (lunghi fino a 5 m!) sul pelo dell’acqua….

Appiattiti

 Il pesce farfalla può raggiungere i 15 cm di lunghezza e si caratterizza per le sue forme davvero sorprendenti, che lo rendono un inquilino d’eccezione per qualsiasi vasca adatta alle sue esigenze.

Il corpo compresso ai lati, la testa e il dorso appiattiti e una bocca estremamente ampia, oltre che il suo biglietto da visita, sono i tipici adattamenti di un predatore di superficie.

Questa conformazione fisica infatti è il risultato di un’evoluzione che ha reso il pesce farfalla estremamente abile nella caccia agli insetti che sorvolano e si poggiano sull’acqua. Un’altra caratteristica tipica è 

la presenza di ampie pinne pettorali che permettono all’animale di mantenere la posizione in acqua oltre che di supportare balzi lunghi fino a 5 metri sulla superficie dell’acqua. Il tratto che però rende unica tale specie è dato dalle pinne pelviche, poste in posizione avanzata.

La loro forma caratteristica è data dai 4 raggi filamentosi estremamente sviluppati che possono raggiungere anche i 7 cm di lunghezza.

Il colore è tipico di un predatore che popola le acque scure: un dorso bruno olivastro per sfuggire alla vista delle prede in superficie e un ventre più chiaro che rende difficile il riconoscimento dagli strati più profondi.

Tale aspetto è fondamentale per una specie che vive esclusivamente sotto la superficie dell’acqua.

I biotopi d’origine sono generalmente stagni, laghi e corsi d’acqua a lento scorrimento ricchi di vegetazione acquatica sommersa e galleggiante che permette a tale specie di nascondersi agevolmente.

Vasche giganti

Nonostante sia un pesce robusto, se ne sconsiglia l’acquisto agli acquariofili meno esperti. Il pesce farfalla, infatti, è una specie gregaria e dunque, se vogliamo garantire il benessere di questi animali, va ricreato un ambiente adatto a mantenere un piccolo gruppo di soggetti. 

Sarà necessaria una vasca ampia,di almeno 250 litri, dotata di coperchio per evitare salti, con una fitta vegetazione subacquea e galleggiante, unitamente a un’acqua dalla bassa durezza, addizionata con estratti di torba, priva di una forte corrente (il che si ottiene con una bassa portata litri/ora della pompa di movimento).

Anche i compagni di vasca andranno scelti attentamente evitando soggetti troppo vivaci e preferendo piccoli Ciclidi come Pelvicachromis pulcher. Un ‘altra soluzione può essere quella di dedicare l’intera vasca ai soli pesci farfalla.

Bugs food

L’alimentazione dovrà essere varia, ricca di cibo vivo, come Artemia salina, Daphnia sp., Chironomidi o Drosophila sp. L’uso anche di cibo in scaglie galleggiante potrà essere utile per fornire un’alimentazione varia e completa.

La riproduzione non è spesso osservata in cattività; la femmina rilascia fino a 200 uova che si schiudono in 2 giorni, purtroppo la gestione degli avannotti è abbastanza complicata proprio a causa del loro regime alimentare insettivoro, per tale motivo i soggetti in vendita nei negozi provengono tutti da catture effettuate in natura.

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