I batteri in acquario

I batteri sono organismi unicellulari, ovvero sono costituiti da una sola cellula. Anche se sono piccoli la loro importanza è enorme: senza di essi, infatti, non ci sarebbe vita.

A cura di Daniele Giambartolomei – Responsabile di MondoCaridine.com

Importanza dei batteri nell’acquario

Grazie ai batteri possiamo ospitare e ammirare le bellissime specie d’acqua dolce che popolano il mondo. Nel filtro biologico vivono i batteri così come in ogni tipo di superficie come legni, sassi e fondali.

Il luogo migliore per la loro proliferazione, tuttavia, è sicuramente il fondo della vasca. Qui le specie microbiche trovano un ambiente ideale e, alla lunga, un buon fondo che non viene continuamente sifonato diventa un alleato ben più prezioso del filtro stesso.

Generalmente nel filtro si impiegano materiali porosi che offrono una vasta superficie alla colonizzazione batterica. Tutti i pori e i micropori presenti aumentano notevolmente il reale spazio utilizzabile dai batteri.

In presenza di pesci le planarie diverranno un ottimo cibo vivo ma si dice che possono predare baby caridine.

Sferici o a spirale

I batteri vengono classificati a seconda della forma, delle modalità di nutrizione, del metabolismo e delle caratteristiche della parete. Mediante l’osservazione diretta al microscopio è possibile identificare diverse forme cellulari: i cocchi (dal termine greco che significa “bacche”), che hanno
una forma sferica; i procarioti a forma di bastoncino chiamati bacilli; i batteri dalla forma ricurva, vibrioni, oppure di tozza spirale, spirilli.

Infine, i batteri che si presentano sotto forma di una spirale lunga e flessibile sono detti spirochete.

I batteri, o procarioti, sono gli esseri viventi più diffusi; sulla Terra si possono trovare fino a 10.000 miliardi di batteri. Le loro dimensioni sono molto ridotte, infatti gran parte delle cellule batteriche ha un diametro compreso tra 1 e 10 micron (un micron equivale a un millesimo di millimetro).

Gas pericolosi

Alla superficie dell’acqua avviene lo scambio gassoso, che comprende anche la diffusione di azoto dall’aria nell’acqua. Questo ciclo dell’azoto offre un esempio molto superficiale perché il processo è molto più complesso.

Innanzitutto va considerata l’influenza dell’ossigeno e del pH su questo ciclo. I batteri nitrificanti necessitano di una grossa quantità di ossigeno per poter trasformare ammonio e nitriti.

Il pH influisce sull’ammonio, sostanza inquinante ma non pericolosa per i pesci e le piante.

Con un pH circa 7,2 avviene una reazione chimica che provoca la trasformazione in ammoniaca, un gas estremamente pericoloso per la vita in acquario e più alto è il valore del pH maggiore è la quantità di ammonio trasformato in ammoniaca.

Energia in circolo

Una vasca è un sistema aperto, in cui energia e materia vengono scambiate con l’ambiente circostante. Le decomposizioni dei batteri eterotrofi metabolizzano, modificano e restituiscono in forma diversa la materia presente in acquario che utilizzano come fonte di energia.

La materia organica contiene tutti gli elementi di cui le piante hanno bisogno, ma questi sono legati a complessi sistemi organici che i batteri eterotrofi trasformano in nutrienti per i vegetali.

Canolicchi, lapillo vulcanico o bioballs usati per i fondi degli acquari permettono di mettere a disposizione dei batteri colonizzanti una vasta area.

I batteri e gli invertebrati più
comuni

I Copepodi sono minuscoli crostacei che vivono numerosissimi in qualsiasi ambiente acquatico.Partecipano ai grandi movimenti quotidiani della fauna del plancton e costituiscono un anello fondamentale della catena alimentare. Ma ci sono anche Copepodi che vivono nella sabbia o come parassiti di pesci. Vengono considerati indicatori biologici.

La loro presenza è sintomo di buona qualità dell’acqua.

Tentacoli pericolosi

L’idra verde (Hydra viridissima Pallas) è uno cnidario idrozoi appartenente alla famiglia Hydridae, diffuso nelle acque dolci della fascia temperata.

Attenzione ai suoi tentacoli se vi sono avannotti e piccoli di caridine.

Le planarie sono i più noti tra i platelminti che conducono vita libera.Si tratta di organismi simili a vermi, di pochi centimetri che vivono nel fondo sabbioso o fangoso o sui vetri. La loro presenza è sintomo di buona qualità dell’acqua

Il fondo, di 5-12 cm di altezza, è di fondamentale importanza perché in esso vi dimora una moltitudine di batteri e inoltre da qui avvengono molte trasformazione chimiche e il nutrimento per le piante.

Passo leggero

I Collemboli sono un ordine di circa 6500 specie di Esapodi, in passato classificati come Insetti, in seguito iscritti alla classe degli Entognati, oggi considerati sottoclasse degli Hexapoda (Oligoentomata) ed iscritti al gruppo
eterogeneo dei Paraentoma, insieme a Protura e Diplura, in opposizione agli Insetti veri e propri detti Euentoma. Saltellano sulla superficie dell’acqua.

Indicatori biologici come le planarie,
anche nel loro caso la loro presenza è sintomo di buona qualità
dell’acqua.

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